La cartomanzia è peccato? Qual è il suo rapporto con la spiritualità?
La cartomanzia è una pratica molto diffusa in tutto il mondo, che si basa sull'uso delle carte per interpretare il futuro o il presente del consultante. Molte persone si rivolgono alla cartomanzia per avere una guida, un consiglio, o per conoscere cosa riserva loro il destino.
Quando si parla di cartomanzia ci viene spontaneo di pensarla come un qualcosa di contrapposto alla sfera religiosa, il tema della cartomanzia e della spiritualità è molto controverso, e spesso si genera un dibattito sulla questione se sia peccato farsi leggere le carte.
In questo articolo, esploreremo l’argomento in modo approfondito e proveremo a dare una risposta alla domanda se la cartomanzia è peccato o no.
Innanzitutto, è importante capire che la cartomanzia e la spiritualità sono due concetti molto diversi. La cartomanzia è una pratica divinatoria, basata sull'interpretazione delle carte e la conoscenza di tecniche specifiche. La spiritualità, d'altra parte, riguarda il rapporto tra l'uomo e il divino, e la ricerca di un senso più profondo della vita.
Però molto spesso capita che i due mondi vengano accomunati, in quanto le persone si rivolgono ad entrambi per la medesima ragione: cercare una forma di conforto per le sofferenze della propria vita.
Ritornando alla domanda se la cartomanzia è un peccato o meno, a prima impatto si potrebbe rispondere di si, in quanto si può vedere quest’arte divinatoria come qualcosa di blasfemo che va in contrapposizione con la fede, soprattutto se si parla della fede cristiana. Ricordiamo che li primo comandamento esprime il concetto di non avere altro dio al difuori del dio cristiano. Quindi, la credenza che ci possa essere qualcos’altro a cui si crede che possa rivelare delle informazioni sul proprio futuro può essere considerata come espressione di un’altra fede.
Ma molti credenti di diverse religioni, inclusa quella cristiana, nonostante la loro fede fanno ricorso alla cartomanzia non ritenendosi peccatori. La logica di tale convinzione parte dal presupposto che ad un’analisi più approfondita la cartomanzia e la spiritualità siano due cose ben distinte e separate.
La differenza tra la cartomanzia e la spiritualità, secondo alcuni, risiede nella tipologia di conforto e domanda che vengono poste. Infatti, Il Divino rappresenta colui a cui ci affidiamo principalmente per dialogare con una figura in cui abbiamo fede, la quale ascolta in silenzio le nostre inquietudini e incertezze. È una richiesta di supporto a lungo termine, un dialogo che non conosce pause, che si protrae per tutta la nostra l’esistenza e che vedrà i suoi frutti quando avremo l'opportunità di parlare direttamente con Lui dopo la morte terrena.
Mentre, attraverso le arti divinatorie, come la cartomanzia, si chiede supporto immediato, risposte immediate sul nostro futuro terreno e su come poter risolvere problematiche attuali. Tale ragione ci porta a pensare che non essendoci convergenze tra le due situazioni l’una non può escludere o condannare l’altra.
Alla luce di quest’ultima teoria la risposta al quesito iniziale se la cartomanzia è peccato risulterebbe essere assolutamente no!
Se vuoi scoprire maggiori dettagli sul mondo della cartomanzia e magari ricevere la lettura delle tue carte puoi farlo subito cliccando qui!
Vuoi parlare con la cartomante?
Usa il credito telefonico:
Oppure usa la carta:
Numero cortesia: